Sono un cittadino di Roma.
Nulla c'è che Dio non possa fare.
Siamo schiavi della legge, per poter essere liberi.
Nessuno può darti consigli più saggi che te stesso.
I cambiamenti della fortuna mettono alla prova l'affidabilità degli amici.
La prudenza è la capacità di distinguere le cose da fare da quelle da evitare.
Il mondo in cui vivi è di Roma. Sue le leggi. Suo il potere.
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
Ho un libro dove metto una crocetta per ogni viaggio ripetuto a Roma, New York, Tokyo o ovunque nel mondo. È un giochino divertente, e le croci sotto la voce "Roma" sono parecchie centinaia. La conosco bene.
Che cosa farò a Roma? Non so mentire.
Che differenza c'è tra Roma e Milano, a parte il fatto che lassù si lavora?
Madre comune d'ogni popolo è Roma e nel suo grembo accoglie ognun che brama farsi parte di lei. Gli amici onora; perdona a' vinti; e con virtù sublime gli oppressi esalta ed i superbi opprime.
Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa Dov'è la vittoria?! Le porga la chioma Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Mentre a Roma si discute, Sagunto è presa.
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa e incantata. Lo scirocco persiste. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell'eternità.