Che cosa farò a Roma? Non so mentire.
Questo bisogna chiedere nelle preghiere: una mente sana in un corpo sano.
Il bambino ha diritto a tutto il rispetto.
Niente è più temibile di una donna che ha subìto l'onta di essere respinta.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
Una moglie perfetta, bella, elegante, ricca, feconda, di buona famiglia e di ottima moralità, ammesso che esista, sarebbe insopportabile per chiunque. Quale nobiltà, quale bellezza, quale virtù valgono tanto da sentirsele rinfacciate di continuo?
Parigi ha l'eleganza delle armonie e della grandeur, Londra ha l'eleganza della classe e del prestigio, Roma ha l'eleganza dell'umanità e della storia. Ogni città ha la sua eleganza. Anche Milano: ha l'eleganza della sobrietà, della discrezione, della solidità.
Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.
Se non fossi venuto a Roma, non mi sarei mai innalzato, e se non mi fossi innalzato, non sarei caduto.
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
A Roma ci siamo e ci resteremo.
O Roma, o Orte.
Seppi da Wacherio che il Bruno fu abbruciato in Roma e che sopportò con costanza il supplicio, asserendo che tutte le religioni sono vane e che Iddio s'immedesima col mondo, col circolo e col punto.
A Roma tutti sanno cosa succede, ma non lo capisce nessuno.
Roma è diventata un brutto parcheggio. È indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo.
Roma è l'esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo.