Il mondo in cui vivi è di Roma. Sue le leggi. Suo il potere.— Sceicco Ilderim
Il mondo in cui vivi è di Roma. Sue le leggi. Suo il potere.
Se tuo fratello è l'orgoglio di Roma, sconfiggilo. E avrai sconfitto un impero.
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
Ho un libro dove metto una crocetta per ogni viaggio ripetuto a Roma, New York, Tokyo o ovunque nel mondo. È un giochino divertente, e le croci sotto la voce "Roma" sono parecchie centinaia. La conosco bene.
Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere!
Che i romani non temano di produr troppo, e rammentino ciò che inculcava il nostro Genovesi: che un popolo abbondante in grano, vigne ed olivi è da natura costituito creditore degli altri.
La potenza romana poggia sui costumi e gli uomini antichi.
Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.
Roma è una polenta molle.
Quando sei a Roma, vivi come i romani; quando sei in un altro luogo, vivi come si vive in quel luogo.
A Roma dopo millenni e millenni solo una cosa è efficace: dire la verità.
Roma può darti tante e tali donne che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo è tutto qui».