Che Dio ci perdoni, e ci perdonerà. È il suo mestiere.
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.
Qui non c'è niente di sacro tranne l'osso dove si prendono i calci.
La voce della coscienza è antipatica come la nostra sentita al registratore.
L'occasione fa l'uomo ministro.
L'amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero.
Ogni volta che non ha niente da dire, nomina Dio.
L'unica giustificazione possibile per Dio è che non esiste.
Se l'uomo non è fatto per Dio perché non è felice se non in Dio? Se l'uomo è fatto per Dio, perché è così contrario a Dio?
Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna, non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto.
Quando si incontra Dio, la prima scoperta è l'insignificanza di tutte le cose che anche oggi i cristiani, esclusi ovviamente i santi, prendono così ridicolmente sul serio.
Dio è il sommo Sé. Egli è intocco dalle pene della vita, dalle azioni e dalle loro Conseguenze.
Dio è l'invisibile evidente.
In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
L'idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente.
Dio ascolta. Lui spia dentro le nostre anime come l'FBI spia nei nostri telefoni.