Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.— Khalil Gibran
Aver paura del diavolo è uno dei modi di dubitare di Dio.
Mi sento come un campo seminato nel cuore dell'inverno, e so che primavera sta arrivando. I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo.
Dio vi ha dato uno spirito con le ali perché possiate librarvi nel vasto firmamento dell'Amore e della Libertà. Non è un peccato, dunque, che vi tagliate le ali con le vostre mani, e tolleriate che l'anima strisci a terra come un insetto?
L'uomo è due uomini contemporaneamente: solo che uno è sveglio nelle tenebre e l'altro dorme nella luce.
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.
Non ci comprenderemo mai fra noi finché non avremo ridotto la nostra lingua a non più di sette parole.
Vi sono delle persone alle quali il diavolo non impedisce di fare il bene, perché il bene che fanno gli serve per ingannarle.
La preghiera è la chiave per vincere le tentazioni del maligno.
I demoni non sono da temere più delle mosche.
Per il Tantra Dio e il diavolo non sono due: in realtà non esiste un'entità che si possa chiamare "diavolo", tutto è divino, ogni cosa è sacra, e questo sembra essere il giusto punto di vista, il più profondo.
Il diavolo è morto il giorno stesso in cui sei nato.
Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Il gran nemico dell'umane genti.
Il diavolo è l'alibi di Dio.
Dove Dio ha costruito una chiesa, il diavolo costruisce anche lui una cappella.
Dio è nella mia mente e il diavolo nei miei pantaloni.