La morte è scrutata solo da occhi viventi.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
La danza, in misura maggiore delle altre attività artistiche dell'uomo, concede questa sensazione "estrema del possibile.
La vanità non è altro che l'esser sensibili alla eventuale opinione degli altri su di noi. L'orgoglio nell'essere insensibili ad essa.
La fede (religiosa) è forse un mito. I credenti che si incontrano sono posseduti innanzitutto dai propri interessi. Ma se si prescinde dalla loro sorte, dalle loro paure, dai loro bisogni ? la loro fede non è niente.
Una donna intelligente è una donna con la quale uno può essere stupido quanto vuole.
Non si vedono comete quando muoiono poveri mendichi; i cieli stessi annunciano col fuoco la morte dei potenti.
I morti sono persone fredde.
Ai lutti succedono presto o tardi eventi lieti, è legge della vita.
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
È cosa egregia imparare a morire.
Nulla possiamo dire "nostro" eccetto la morte.
A volte penso che sarebbe meglio evitare la vecchiaia e morire giovane. Ma vorrebbe dire non completare la propria vita, non riuscire a conoscersi completamente.
L'idea che si morirà è più crudele del morire, ma meno dell'idea che un altro sia morto.
La morte non vuole gli stupidi.
La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi.