La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
La vendetta più completa è non imitare l'aggressore.
Compi ogni azione come fosse l'ultima della tua vita.
A nessuno accade nulla che egli non sia formato da natura a sopportare.
Alessandro il Macedone e il suo stalliere, una volta morti, hanno fatto la stessa fine: o entrambi riassorbiti nei medesimi princìpi seminali del mondo oppure, con pari trattamento, dispersi negli atomi.
Non immaginare le cose come le giudica il prepotente o come egli vuole che tu le giudichi, ma sappile vedere come effettivamente sono.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
Molte persone muoiono a venticinque anni e non vengono sepolti fino a quando non ne hanno settantacinque.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
I poeti danno molta importanza alla morte e alle afflizioni esteriori, ma le sole tragedie sono le sconfitte dell'anima e l'unica epopea è l'ascesa trionfante dell'uomo verso la divinità.
La prima e più saliente contrapposizione è tra uomini e donne; la seconda, fra i vivi e i morti; la terza, fra amici e nemici.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.