Ah, l'amore, questo folle sentimento...
Conosci me, la mia lealtà, tu sai che oggi morirei per onestà. Conosci me, il nome mio, tu sola sai se è vero o no che credo in Dio.
Può darsi che io non sappia cosa dico, scegliendo te - una donna - per amico.
Non capisco quelli che dicono che per avere successo devono soffrire. Ma che so', scemi?
Sì, viaggiare, evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure, gentilmente senza fumo con amore, dolcemente viaggiare rallentare per poi accelerare con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motore.
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire dove il sole va a dormire.
Ride delle cicatrici d'amore, chi non ha mai provato una ferita.
Il sesso è la peggiore delle droghe, e unito a una storia impossibile può essere fatale: perché il desiderio non cala, l'appagamento è estemporaneo e l'autostima vacilla al momento dei saluti.
Come tutte le droghe forti, il vero primo amore è interessante solo per coloro che ne sono prigionieri. E, come per tutte le droghe forti e che danno assuefazione, il vero primo amore è pericoloso.
Senza umiltà e coraggio non c'è amore. Sono qualità entrambe indispensabili, in dosi massicce, ogni qual volta ci si addentra in una terra inesplorata e non segnata sulle mappe, e quando tra due o più esseri umani scocca l'amore, è proprio in questo tipo di territorio che vengono spinti.
È meglio non promettere il cielo e dare almeno la terra, non impegnarsi fino alla morte e offrire almeno l'amore di un momento.
L'amore non è qualche parolina mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L'amore si nutre con gesti concreti, di dimostrazioni, di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno.
Amore e lavoro sono le pietre angolari della nostra umanità.
Si impara ben presto che essere amati costituisce un fattore positivo tale da giustificare la rinuncia ad altri vantaggi.
Nell'amore non bisogna mai affrettare il piacere.
L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.