Ah, l'amore, questo folle sentimento...
— Lucio Battisti
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La nostra interpretazione
L’amore viene presentato come una forza irrazionale, travolgente, capace di sfuggire a ogni tentativo di controllo o di definizione razionale. Non è un’emozione ordinata, lineare, prevedibile; è qualcosa che scompiglia i piani, ribalta le certezze, mette in discussione ciò che si credeva stabile. Proprio in questa follia, però, c’è una forma di autenticità: quando l’amore irrompe nella vita, costringe a uscire dalle abitudini, a confrontarsi con parti di sé sconosciute, a vivere con più intensità, nel bene e nel male.
Il richiamo all’elemento folle suggerisce anche la dimensione del rischio: lasciarsi andare all’amore significa accettare di poter soffrire, sbagliare, essere delusi, ma anche sperimentare momenti di felicità assoluta e di profonda connessione con un’altra persona. Non c’è neutralità, non c’è indifferenza. L’amore, in quanto sentimento eccessivo, non si accontenta della misura: chiede dedizione, vulnerabilità, coraggio. È una forza che affascina proprio perché non può essere addomesticata, e che continua a esercitare il suo richiamo nonostante le ferite e le disillusioni, come se, in fondo, l’essere umano avesse bisogno di questa “follia” per sentirsi davvero vivo.