Quando aumenta il sapere, aumenta il dolore.
È cosa di uomo grande e al di sopra degli errori umani non farsi sottrarre nulla del proprio tempo, e la sua vita è lunghissima proprio perché, qualunque fu la sua durata, è stata tutta per lui.
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
È grande chi usa vasellami di argilla come se fossero di argento, ma non lo è meno chi usa l'argento come se fosse argilla; solo i deboli non sono in grado di reggere la ricchezza.
Godiamo avidamente della presenza degli amici, perché non sappiamo per quanto tempo ci possa toccare.
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
L'uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo è un oceano!
Tra credere e pensare di sapere vi è solo una breve distanza ed è rapidamente colmata.
Gettato nel mondo, ne ho guardato i colori e sono stato ottimista. Poi pian piano sono venuto a sapere.
Il sapere scientifico non è conoscenza certa: è solo un sapere congetturale.
Alcuni sono ancora convinti che sapere equivalga a potere.
Tutti gli uomini per natura tendono al sapere.
Se sapere poco è pericoloso, dov'è l'uomo che sa tanto da essere fuori pericolo?
Il più certo modo di celare agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli.
Se un uomo è onesto come scienziato, la proporzione fra quanto crede di sapere e quanto crede di non sapere varia sempre a suo discapito. E più si diventa vecchi se si cerca sinceramente la verità più si sa che non si sa niente e che ci sono tante cose che si vorrebbero sapere.