Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.— Lev Tolstoj
Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
Che terribile errore del nostro mondo, pensare che la fatica, il lavoro sia una virtù. Né l'uno né l'altra, ma piuttosto un vizio. Cristo non lavorava.
La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio.
È straordinario che sia così perfetta l'illusione che la bellezza è bontà.
Ogni istruzione seria s'acquista con la vita, non con la scuola.
Un uomo può ignorare di avere una religione, come può ignorare di avere un cuore. Ma senza religione, come senza cuore, un uomo non può esistere.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
Il male nasce sempre dove l'amore non basta.
L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
La pia finzione secondo la quale il male non esiste lo rende soltanto vago, enorme e minaccioso.
A chi tende a far male non mancheranno mai occasioni.
Nessun uomo sceglie il male perché è il male, lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.
Peggio che il non aver pietà dei mali altrui, l'impietosire sui propri mali.
Consultate bene l'indole vostra, e quella seguite; non farete mai male.