Chi nega la ragion delle cose, pubblica la sua ignoranza.
La sapienza è figlia dell'esperienza.
Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.
Sicome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e no' ritiene cosa ch'ella pigli.
La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
Si come l'animosità è pericolo di vita, così la paura è la sicurtà di quella.
C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
Viviamo su un'isola circondata da un mare di ignoranza. Più cresce l'isola della nostra conoscenza, più si allunga la costa della nostra ignoranza.
Non appena l'esilio mi astrinse a lasciare l'Italia e fui spettatore d'altro ordine di civiltà e uditore d'altri maestri, subito mi si aprì dentro l'animo l'occhio doloroso della coscienza, ed ebbi della mia ignoranza una paura ed una vergogna da non credere.
L'uomo risponde della propria ignoranza.
Il conservatore non è contrario alle novità perché nuove; ma non scambia l'ignoranza degli innovatori per novità.
Il più delle volte l'ignoranza può essere vinta: noi non sappiamo perché non vogliamo sapere.
In spagnolo, "añoranza" viene dal verbo "añorar" ("provare nostalgia"), che viene dal catalano "enyorar", a sua volta derivato dal latino "ignorare". Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.
L'ignoranza e la mancanza di curiosità sono due guanciali molto morbidi, ma per trovarli tali occorre avere una testa ben fatta come Montaigne.
Qualunque sia il costo delle nostre biblioteche, il prezzo è comunque a buon mercato rispetto a quello di una nazione ignorante.
L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale.