Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
Chi piglia la biscia per la coda, quella poi lo morde.
Questo per isperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato.
Quando avrai provato l'emozione del volo,una volta a Terra camminerai con lo sguardo rivolto verso il cielo perchè la sei stato e la agogni a ritornare.
Niente puo essere amato o odiato se non è prima conosciuto.
Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l'ultima morte.
Non ci si può mai preparare abbastanza alla morte. Altre azioni possono essere ripetute, si possono ritentare se non riescono la prima volta. Non è così con la morte: essa avviene una volta sola e non c'è alcuna possibilità di ripeterla perché riesca meglio.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
La morte è l'assoluto, è un mistero. Non bisogna averne paura, perché già il non sapere cosa succede dopo di lei è eccitante.
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Se ci siamo noi la morte non c'è, quando noi non ci siamo più non c'è più neanche la morte.
C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.