Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
O dormiente. O che cosa è sonno? Il sonno ha similitudine con la morte. O perché non fai adunque tale opra, che dopo la morte tu abbi similitudine di perfetto vivo, che vivendo farsi col sonno simile ai tristi morti?
La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Quando io crederò imparare a vivere, e io imparerò a morire.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
Bisogna che ognuno conosca i propri limiti.
Ci sono cose che spesso non possiamo fare e di solito sono le più importanti.
La mente mette i limiti, il cuore li spezza.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
La felicità più grande consiste nell'accettare i nostri limiti e amarli.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
Abbiamo bisogno di vedere che i nostri limiti vengano trasgrediti e che ci sia vita che pascoli liberamente dovunque noi vaghiamo.