Chi non conosce il suo limite tema il destino.
Il millantatore è colui il quale fa mostra di titoli di merito che non possiede, esagerando il suo controllo del mondo di cui in realtà è privo.
La vita è nel movimento.
La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo.
Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
Di uomini che peccano per difetto in ciò che riguarda i piaceri o che godono meno di quanto non sia conveniente, non ce ne sono molti: non è umana una simile insensibilità.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
Bisogna che ognuno conosca i propri limiti.
Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.
Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
Ci sono cose che spesso non possiamo fare e di solito sono le più importanti.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
La mente mette i limiti, il cuore li spezza.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".