A mio parere non ha una piena educazione letteraria chi non conosce i poeti.
Nella poesia v'è una somma utilità, e gioia e nobiltà, sì che colui che ne è privo non può considerarsi educato liberalmente.
Ai poeti resta da fare la poesia onesta.
Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.
La poesia tedesca torna sempre più ad immergersi nel passato ed ha radice nella leggenda, dove le onde della fantasia sgorgano ancora dalla sorgente; il presente del mondo reale può al massimo coglierlo nello scherzo umoristico.
Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia. È l'unico modo che ho di conoscerla. Ce ne sono altri?
I poeti son vecchi signori che mangian le stelle distesi sui prati delle loro ville. E s'inventano zingare e more per farsi credibili agli occhi del mondo col loro dolore.
Il poeta è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri la pesantezza della sua presenza nel mondo.
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi, ligustri o acanti.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
Poesia, altro vizio solitario.
La scienza, come la poesia, si sa che sta a un passo dalla follia.