Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.
La vita è profonda nella sua semplicità.
L'uomo è una sommatoria di fetori e pulsioni sempre negative, un animale tollerabile solo nell'unica dimensione che lo mette in condizione di non nuocere: la solitudine.
Il mondo vivrebbe molto più facilmente senza libri che senza fogne. E ci sono posti sulla terra dove ce ne sono pochi degli uni e poche delle altre. Io naturalmente preferirei vivere senza fogne, ma io sono malato.
Il coraggio viene dallo stomaco, tutto il resto è disperazione.
Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella.
Il compito della poesia è quello di guardare in faccia la Medusa e non già di mandarla dal parrucchiere affinché la renda più presentabile.
Chi enuncia delle conseguenze che non sono contenute nelle premesse, potrà fare della poesia, ma non della matematica.
La poesia è la prova della vita. Se la tua vita arde, la poesia è la cenere.
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
La felicità è la poesia della donna.
La poesia è sentirsi morire.
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla poesia.
Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.