C'è una sola grande moda: la giovinezza.
Una società fondata sul lavoro non sogna che il riposo.
Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.
Fanfare, bandiere, parate. Uno stupido è uno stupido. Due stupidi sono due stupidi. Diecimila stupidi sono una forza storica.
Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi.
Dobbiamo prepararci a pensare e a combattere l'intera adolescenza come un gruppo criminale, l'intera giovinezza come un'associazione a delinquere.
La giovinezza eterna è impossibile: anche se non ci fossero altri ostacoli, la renderebbe impossibile l'osservazione di se stessi.
La vecchiaia è più corporea della giovinezza, ti costringe a fare i conti con il tuo corpo, che reclama le sue esigenze. Quando sei giovane non ti accorgi di averlo, ti obbedisce. Ma poi arriva il momento che ti dice "no, questo non lo puoi fare perché sei vecchio".
Il tempo speso in malo modo durante la gioventù è talvolta l'unica libertà che una persona abbia mai avuto.
Se è vero che la giovinezza è un difetto, ce ne correggiamo in fretta.
Io mi consumo come cera al calore, quando guardo la giovinezza dei ragazzi dalle floride membra.
La vecchiaia, specialmente quella che ha conosciuto tutti gli onori, possiede un'autorità che vale ben più di tutti i piaceri della giovinezza.
I tuoi occhi son come la giovinezza grandi, perduti, lasciano il mondo. Potrebbero dirti morta senza rumore e incamminare su te il cielo, passo a passo, seguendo l'alba.
I giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui.
La giovinezza è tante cose, anche una particolare accuratezza dello sguardo che afferra un enorme numero di particolari e sfumature.