I giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui.
Certo, certissimo, anzi probabile.
Anime semplici abitano talvolta corpi complessi.
Nell'amore di gruppo c'è almeno il vantaggio che uno può dormire.
La società va trattata tenendo conto che è composta di persone sensibili alla corruzione, al disprezzo, all'adulazione. Usando queste tre leve non dovrebbe essere difficile dominarla.
Ci lusinga di più il cieco favore della fortuna che il riconoscimento dei nostri meriti.
Gran parte di quello che noi diciamo coraggio è l'esperienza e l'abitudine del pericolo.
Che cosa non sonnecchia sotto la scorza di noialtri. Bisognerebbe avere il coraggio di svegliarsi e trovare se stessi. O almeno parlarne. Si parla troppo poco a questo mondo.
I paurosi muoiono mille volte prima della loro morte, ma l'uomo di coraggio non assapora la morte che una volta.
Il coraggio percorre una distanza breve; dal cuore alla testa, ma quando se ne va non si può sapere dove si ferma; in un'emorragia, forse, o in una donna, ed è un guaio essere nella corrida quando se n'è andato, dovunque sia andato.
Senza giustizia, il coraggio è debole.
Senza un po' di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
Il coraggio non è che l'attitudine o l'abitudine di chiudere gli occhi all'occorrenza.
Chi non osa nulla, non speri in nulla.
Dare forza e coraggio dà forza e coraggio.
Negli affari privati qual è il primo requisito? L'audacia. E il secondo e il terzo? L'audacia. E tuttavia l'audacia è figlia dell'ignoranza e della bassezza.