Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
Siamo legati ai film come ai nostri migliori sogni.
L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati.
Qui non c'è nulla: né destra né sinistra. Qui si vive alla giornata, fra l'acqua santa e l'acqua minerale.
Le nostre esperienze ci seguono; le nostre antipatie ci precedono.
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
Se tutto converge all'uno, si mette per forza in ordine; il disordine c'è quando non c'è un «uno» verso cui, in funzione di cui andare.
Calma e ordine possono essere altrettanto pericolosi per la democrazia quanto l'agitazione e il disordine.
Il Caos è la legge della natura e l'Ordine è il sogno dell'uomo.
E' l'Ordine a essere una momentanea mancanza del Disordine, in un mondo in cui quest'ultimo cresce in maniera misurabile e inesorabile attraverso l'entropia.
Se noi volessimo creare un mondo nuovo, avremmo a disposizione il materiale già pronto poiché anche il primo fu creato dal caos.
Così fatto è questo guazzabuglio del cuore umano.
Dico le parolacce quando mi provocano e sono il disordine fatto donna.
Il caos nell'universo è in costante aumento.
Sul banco di lavoro c'è sempre più casino dell'ultima volta.
Ciò che ancora è a riposo è facile da contenere, ciò che ancora non si manifesta è facile da prevenire, ciò che è fragile è facile da rompere, ciò che è piccolo è facile da disperdere. Affronta le cose sul nascere, metti ordine prima che si manifesti il disordine.