I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
Non bisogna appoggiarsi troppo ai principi perché poi si afflosciano.
La noia segue l'ordine e precede le bufere.
I generali non sanno che le battaglia le vincono gli storici.
Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi figli viziati e ribelli.
Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
Il ricordo è la reliquia secolarizzata.
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
Se ti ricordi di me, allora non mi importa se tutti gli altri si dimenticano.
I ricordi vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. Senza tentare di rinnovarli. Mai.
Ogni uomo senza saperlo, cerca nella donna soprattutto il ricordo del tempo in cui lo abbracciava sua madre.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.