Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?
Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una.
Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per dodici anni. Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso così. Fa tutto ciò che faceva mio padre, ma meglio. La cosa più deprimente è che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno.
Nixon era un bravo presidente, però quando usciva dalla Casa Bianca il servizio d'ordine contava l'argenteria.
Mi è stato chiesto se ero consapevole delle implicazioni morali di ciò che facevo. Come dissi al tribunale di Norimberga, non sapevo che Hitler fosse nazista.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
Per un fiore appassito nel libro dei ricordi rugiada è una lagrima di dolore.
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.
I ricordi vanno messi sotto teca, appesi a una parete e guardati. Senza tentare di rinnovarli. Mai.
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.
I ricordi sono come i sogni: si interpretano.
Abbi cura dei tuoi ricordi, perchè non puoi viverli di nuovo.