Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo.
La scrittura per me è un tentativo disperato di preservare la memoria. I ricordi, nel tempo, strappano dentro di noi l'abito della nostra personalità, e rischiamo di rimanere laceri, scoperti.
Cerco di non pensare all'indomani; il futuro non esiste, dicono gli indio dell'altipiano, contiamo solo sul passato per trarne esperienza e conoscenza, e sul presente che è appena un batter di ciglia, perché nello stesso istante si tramuta in passato.
La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. È una ricerca soprattutto spirituale.
La gente non legge quello che non gi interessa, e se gli interessa è perché ha la maturità di farlo.
Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore.
Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.
Siamo a fine settembre. Il tempo non passa mai e nello stesso tempo vola. Le giornate sono frenate dalla fatica della nostra separazione ma, a guardarle dopo, si deve fare i conti su quanto tempo non abbiamo passato insieme.
Lo studioso di stelle marine professor Zwicker sta in acqua da marzo a ottobre. La moglie del professor Zwicker ha chiesto la separazione venerdì.
Ogni separazione ci fa pregustare la morte. Ogni riunione ci fa pregustare la risurrezione.
Buona notte, buona notte! Separarsi è un sì dolce dolore, che dirò buona notte finché non sarà mattina.
Chi se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?
È sempre doloroso separarsi dalle persone che si conoscono da poco. Si può sopportare l'assenza di vecchi amici con animo sereno. Ma perfino una momentanea separazione da qualcuno a cui si è appena stati presentati risulta quasi insopportabile.
Una separazione è già un lutto. Quando è pubblica, sotto gli occhi di tutti, non ne parliamo.
Meglio sia un'intera famiglia a nutrirsi vegetarianamente, e non un solo componente, perché così non c'è separazione a tavola, tutti unisce in un magico circolo l'ideale comune.
Nulla può separarci, in questo mondo o nell'altro, da ciò che abbiamo amato più di noi stessi, più della vita, più della salvezza.