L'immaginazione è l'aquilone più alto su cui si possa volare.
L'immaginazione è l'aquilone più alto sul quale si possa volare.
La malattia di un uomo è il suo territorio privato e, non importa quanto egli ti ami e quanto tu gli sia vicina, resti un'estranea. Tu stai bene.
Io non sono una che è stata. Io sono una che sarà.
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Il talento senza immaginazione ci ha dato l'artigianato a cui dobbiamo tanti oggetti utili, come il cestino di vimini da picnic. L'immaginazione senza talento ci ha dato l'arte moderna.
La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato. Bisogna soprattutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove immaginazioni.
Senza immaginazione, la paura non esiste.
La ragione non sovrasta mai l'immaginazione, mentre l'immaginazione spodesta frequentemente la ragione.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi qualcosa troppo nel dettaglio perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe accadere.
L'immaginazione non deve essere soppressa. Se la si sradicasse da un bambino, questi crescerebbe come una melanzana.
Noi siamo portati, tutti noi, a chiamar fede ciò che forse non è altro se non immaginazione carnale e carnale raziocinio.
Immaginare è scegliere.