L'immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono perduti o si corre pericolo di perderli.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Un desiderio quand'è tale? Solo quando è appunto un desiderio. Dopo che lo raggiungi pervade e governa solo il vuoto.
E' curioso vedere che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che sempre le maniere semplici sono state prese per indizio di poco merito.
A viver tranquilli nella società degli uomini, bisogna astenersi non solo dall'offendere chi non ci offende, cosa ordinaria; ma eziandio, cosa rarissima, dal procurare che altri ci offenda.
L'immaginazione è l'aquilone più alto su cui si possa volare.
Quel che l'immaginazione coglie come cosa bella, quella dev'essere la verità.
L'uomo senza immaginazione non ha ali.
Il talento senza immaginazione ci ha dato l'artigianato a cui dobbiamo tanti oggetti utili, come il cestino di vimini da picnic. L'immaginazione senza talento ci ha dato l'arte moderna.
La ragione non sovrasta mai l'immaginazione, mentre l'immaginazione spodesta frequentemente la ragione.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
È che non bisognerebbe mai immaginarsi qualcosa troppo nel dettaglio perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe accadere.
Giornalista: uno scrittore, la cui immaginazione creatrice è limitata dalla realtà.
Noi possiamo amare il genere umano soltanto in determinati individui concreti, ma mediante l'uso del pensiero e dell'immaginazione possiamo renderci pronti ad aiutare coloro che hanno bisogno del nostro aiuto.
La mia immaginazione mi rende umana e folle. Mi rivela tutto il mondo e allo stesso tempo mi allontana.