La storia di ogni società è stata finora la storia di lotte di classe.
La ragione umana, che è tutto meno che pura, avendo una prospettiva limitata trova ad ogni passo nuovi problemi da risolvere.
L'uomo non è un essere naturale: è un essere naturale umano.
Uno spettro s'aggira per l'Europa. Lo spettro del comunismo.
La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotte di classe.
Il comunismo non toglie a nessuno potere d'appropriarsi la sua parte dei prodotti sociali, esso non toglie che il potere di assoggettare coll'aiuto di quest'appropriazione, il lavoro degli altri.
La storia non ha mai insegnato niente a nessuno, altrimenti non ci troveremmo nei guai in cui ci troviamo.
Buon storico è chi conserva il senso della specificità di ogni età, della successione delle epoche e, infine, delle costanti che, sole, ci permettono di parlare di un'unica e medesima storia.
Se l'uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l'uomo.
Se pensate di attraversare un momentaccio, date un'occhiata ai libri di storia.
Chi non ha nessuna sensibilità per la Storia è come un uomo senza il senso dell'udito o della vista.
O cambiamo il senso impresso alla storia o sarà la storia a cambiare noi.
La storia universale è un'alternanza di divastazioni e di lifting che ne spianano le cicatrici, protesi che compensano le mutilazioni, deodoranti spruzzati sul tanfo del sangue.
La storia non si ripete. Sono gli storici che si ripetono.
Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci.
Capire la storia significa mettersi dal punto di vista di chi ha vissuto gli venti mentre questi accadevano.