Il leader del PD non può venire né dalla storia del Pci né da quella della Dc.
Il talento è un aspetto affascinante dell'essere umano. Difficile però da far emergere.
Viviamo nella speranza e costantemente quella speranza è sfidata dalla storia, la storia sfida la nostra speranza, dobbiamo combattere contro gli eventi che emergono dalla storia. Speriamo, ma dobbiamo combattere contro la storia per tenere viva la speranza.
Nella storia contano anche i fatti non avvenuti.
La storia universale è un'alternanza di divastazioni e di lifting che ne spianano le cicatrici, protesi che compensano le mutilazioni, deodoranti spruzzati sul tanfo del sangue.
Il passato è fruttuoso non quando serve a nutrire il risentimento o il trionfalismo ma quando il suo gusto amaro ci porta a trasformarci.
Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese!
La storia non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie.
Il problema della storia dell'uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell'individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana.
Chiunque può fare la storia. Solo un grande uomo può scriverla.
Noi non sappiamo, né abbiamo il diritto di sapere, che cosa sia la storia nella sostanza, nell'assoluto, al di là del tempo. Indoviniamo, ma non conosciamo, il giudizio del Tribunale dei morti. Forse un'insperata gloria esploderà, atterrando le muraglie.
La storia è un bagno di sangue.