La storia, come un idiota, meccanicamente si ripete.
Partire è vincere una lite contro l'abitudine.
Esiste una tecnica delle ferie, ma nessuno ce l'ha insegnata; dai nostri genitori abbiamo imparato a calcolare quel che l'ozio ci fa perdere, non quello che ci fa guadagnare. Oggi, dobbiamo imparare di nuovo a rilassarci. È un mestiere come un altro; una vocazione, anche.
Il viaggio più bello quaggiù è quello che facciamo l'uno verso l'altro.
Guai a chi non sa viaggiare.
La pratica delle lingue straniere permette di non comunicare, in viaggio, con i compatrioti.
La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia.
La storia è una guida alla ricerca dell'uomo.
Il fatto è che il processo storico non consiste nella soluzione di un ben definito set di problemi: nel processo storico la soluzione stessa d'un problema crea altri problemi.
Il male va distinto in possibile e reale: in Dio è presente come possibile, e lì lo trova l'uomo, che lo realizza nella storia.
L'uomo ha storia solo perché ciò che farà non si può calcolare precedentemente secondo nessuna teoria.
Una burla che i vivi giuocano ai morti.
Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese!
Le storie migliori sono quelle che vengono tramandate, e accettate per quello che sono.
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.