Non la violenza, solo la debolezza mi mette paura.
Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti.
I ristoranti sono occasioni in cui gli osti salutano, i clienti ordinano e i camerieri mangiano.
Ciò che è stato stampato in un solo giorno degli ultimi cinquant'anni ha avuto più forza nel distruggere una civiltà che non le opere complete di Goethe nel difenderla.
L'istruzione è una gruccia con cui gli stupidi attaccano i saggi per provare che non sono degli idioti.
Il parrucchiere racconta le novità, mentre dovrebbe solo pettinare. Il giornalista è pieno di spirito, mentre dovrebbe solo raccontare le novità. Sono due tipi che mirano in alto.
Dopo tutto, uno conosce i propri punti deboli così bene, che è piuttosto sconvolgente vedere i critici trascurarli per inventarne degli altri.
I deboli non possono perdonare. Il perdono è l'attributo dei forti.
Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
Gli attori sono completamente vulnerabili.
Rimpiangere l'irrecuperabile è la peggiore delle umane debolezze.
Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.
Non bisogna mai minacciar chicchessia, perché è una debolezza da donna.
In un mondo dove si vive di egoismo, dello schiacciarsi l'uno con l'altro, mantenere il cuore aperto e disponibile ti rende vulnerabile.
L'uomo forte crea lui gli eventi, l'uomo debole subisce quelli che il destino gli impone.
Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa.