Quando il sole della cultura è basso, i nani hanno l'aspetto di giganti.
Quando gli animali sbadigliano assumono un volto umano.
Ciò che ci tortura sono le possibilità perdute. Essere sicuri di una impossibilità è un guadagno.
Il debole dubita prima della decisione; il forte dopo.
Ma dove troverò mai il tempo per non leggere tante cose?
Perché scrive certa gente? Perché non ha abbastanza carattere per non scrivere.
Il valore della cultura si rivela nel modo più chiaro quando una persona colta prende la parola a proposito di un problema che sta fuori dall'ambito della sua cultura.
La cultura è un elemento stabilizzante, non c'è niente di meglio di un museo, di un'opera di Verdi o di un poeta con tanto di riconoscimenti ufficiali per ricacciare il progresso indietro.
La disgregazione culturale può seguire alla specializzazione; ed è la disgregazione più radicale di cui una società possa soffrire.
La cultura è il miglior viatico per la vecchiaia.
Non è veramente colto chi non sa leggere il proprio cuore.
Una vasta cultura è una farmacia ben fornita: ma non c'è modo di avere la sicurezza che non ci venga porto del cianuro per curare un raffreddore.
Per amare la cultura occorre una forte vitalità. Perché la cultura in senso specifico o, meglio, classista è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
La cultura attuale dell'apparire, per come ci viene trasmessa, in particolare, attraverso la televisione, funziona da cassa di risonanza del narcisismo.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.