Se insegni, insegna anche a dubitare di ciò che insegni.
La cultura non è vita nella sua interezza, ma soltanto il momento della sua sicurezza, forza, e chiarezza.
Vita umana, in senso proprio ed originale, è quella di ognuno, vista dal di dentro; pertanto, è sempre la mia, è personale.
La civiltà non è altro che il tentativo di costringere la forza ad essere l'ultima ratio.
L'ordine non è una pressione imposta alla società dal di fuori, ma un equilibrio instaurato dal di dentro.
La libertà ha sempre significato in Europa una franchigia per essere chi autenticamente siamo.
L'arte suprema di un maestro è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza.
Non c'è niente da fare: ogni maestro ha un solo allievo, e questo gli diventa infedele perché è destinato anche lui a diventare maestro.
Ci sono uomini colti persino tra i professori.
Tra la nutrice che allatta e il precettore che insegna vi è analogia. Talvolta, quest'ultimo è padre più del genitore stesso, come la nutrice è madre più della madre vera.
Conviene all'umanità di un maestro, mettere i propri discepoli in guardia contro se stesso.
Ciascuno è maestro di se stesso e solo dentro di se trova la ragione delle cose.
Buon maestro è già quello che non lega, comprime o snatura l'anima dell'alunno.
L'insegnamento effettivamente è come un cibo, il cui possessore è colui che lo distribuisce.
Insegnare è la base per imparare.