Insegnare è la base per imparare.
Il contadino non sarà mai messo sotto accusa se non ottiene un buon raccolto, ma lo sarà certamente se non ha ben coltivato e ben seminato i campi.
Le tentazioni contro la fede vanno diritte all'intelligenza per indurla a disputare, ad almanaccare e a sognare.
È necessario sopportare gli altri, ma in primo luogo è necessario sopportare se stessi e rassegnarsi ad essere imperfetti.
Tristezza e malinconia sono brutte compagne che arrugginiscono l'anima.
L'effetto della pazienza è quello di possedere bene la propria anima; e quanto più la pazienza è perfetta, tanto più il possesso dell'anima diviene completo ed eccellente.
Buon maestro è già quello che non lega, comprime o snatura l'anima dell'alunno.
Se insegni, insegna anche a dubitare di ciò che insegni.
Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande d'imparare.
Il segreto dell'insegnamento ha qualcosa a che fare col teatro. Imitate semplicemente il miglior professore che avete conosciuto.
Ciascuno è maestro di se stesso e solo dentro di se trova la ragione delle cose.
L'arte suprema di un maestro è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza.
Solo i grandi maestri di stile sanno essere oscuri.
Non sempre dipende dal maestro fare buoni allievi. Occorre l'aiuto della natura: il seme deve trovare il terreno adatto.