Insegnare è la base per imparare.— San Francesco di Sales
Insegnare è la base per imparare.
Tristezza e malinconia sono brutte compagne che arrugginiscono l'anima.
Dobbiamo avere pazienza con noi stessi: e che la nostra parte superiore sopporti il disordine della nostra parte inferiore.
Gli alberi sradicati dal vento non sono adatti per essere trapiantati altrove, perché hanno lasciato le radici nella terra. Chi vuole trapiantarli in altra terra, deve invece avere cura di liberare a poco a poco le radici una dopo l'altra.
La fede è la grande amica del nostro spirito e può, a buon diritto, parlare alle scienze umane.
La devozione non distrugge nulla quando è sincera con gli impegni di qualcuno, è senza dubbio falsa.
I nostri insegnanti sono reclutati con un sistema perverso, con migliaia di precari catapultati tra i banchi senza selezione né controlli. La scuola italiana va alla deriva. E questo caso ne è il sintomo lampante.
Il vero maestro difende i suoi allievi contro la sua stessa influenza.
Tra la nutrice che allatta e il precettore che insegna vi è analogia. Talvolta, quest'ultimo è padre più del genitore stesso, come la nutrice è madre più della madre vera.
Conviene all'umanità di un maestro, mettere i propri discepoli in guardia contro se stesso.
Ciascuno è maestro di se stesso e solo dentro di se trova la ragione delle cose.
I professori vanno mangiati in salsa piccante per essere digeriti, e chi li digerisce diventa un po' professore anche lui.
Maestri di vita. Dispiace nei cosiddetti maestri non che cambino le idee, ma che le idee non li cambino.
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande d'imparare.
Buon maestro è già quello che non lega, comprime o snatura l'anima dell'alunno.