Amare significa conoscere i sacrifici che l'eternità chiede alla vita.
L'esistenza umana è un fiume di energia che sfocia in un oceano infinito, ma prima di arrivarci incrocia bivi e cascate.
La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.
Tutto è parimenti vano nella vita umana, le gioie come i dolori. Ma è meglio che la bolla di sapone sia dorata o azzurra anziché nera o grigia.
Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio che c'è la gioia perché c'è il dolore che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti.
Fa parte della crudele ironia della vita il fatto che proprio nel momento in cui ci sentiamo meno minacciati siamo particolarmente vulnerabili.
La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso.
Non v'è dubbio che la vita non ci sia stata data perché ne godiamo, ma per vincerla, per superarla.
Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio.
La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono modificare la propria vita modificando il proprio atteggiamento mentale.