La vita è una cosa orribile.
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto.
È uno che si gode la vita, come tutti quelli a cui è risparmiata la maledizione dell'intelligenza.
La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace.
Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra il reale e l'irreale, che le cose appaiono come sembrano solo in virtù dei delicati strumenti fisici e mentali attraverso cui le percepiamo.
La nostra vita non è dietro a noi, né avanti, né adesso, è dentro.
Dopo tutto la vita si osserva con maggior vantaggio da una finestra sola.
La vita è misura, assidua misura sul ritmo della morte che incalza, della vita che sopraggiunge, dell'ombra che fugge il sole. Ogni volo altissimo non è che il punto sommo di una parabola.
La vita non è sempre come uno vorrebbe che fosse, ma viverla al meglio, così com'è, è l'unico modo di essere felici.
Vivete più che potete; è uno sbaglio non farlo. Non è tanto importante quello che fate purché viviate la vita che desiderate. Se non avete avuto una vita "vostra", che cosa mai avete avuto?
La vita è troppo breve per avere dei nemici.
Come l'acqua del fiume, anche noi non possiamo fermarci, dobbiamo trovare la forza di andare avanti con il nostro pesante zaino sulle spalle. Ognuno cammina con le sue forze, con la sua fede, con le sue speranze. Ma a volte la stanchezza fiacca le gambe e l'andare avanti sembra una tortura.
Qualsiasi idea per riuscire deve fare sacrifici; dalla lotta della vita non si esce mai immacolati.
La vita sulla Terra non s'è mai composta in qualcosa di veramente onesto e nobile. La scienza è corsa troppo innanzi agli uomini, e troppo presto, e gli uomini si sono smarriti in un deserto meccanizzato.
Il modo migliore per vivere una vita ottima e onesta è quello di non fare quello che si rimprovera agli altri.