I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.
È preferibile parlar chiaro e vuotare il sacco. Ogni parola che rimane nel gozzo incancrenisce.
Certi sapienti hanno asserito che le ginocchia sono state create perché l'uomo possa inginocchiarsi e ne hanno dedotto austere dottrine politiche e religiose.
Se non sei opportunista non fare il politico.
All'uomo è stata data la parola non perché manifesti i suoi pensieri o li nasconda, ma perché li giustifichi.
All'origine di ogni nostro innamoramento c'è un errore: avevamo scambiato la persona amata con un'altra.
Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
I libri che il mondo chiama immorali sono i libri che mostrano al mondo la sua vergogna.
Il libro deve desiderare penna, inchiostro e scrivania: ma di solito sono penna, inchiostro e scrivania a desiderare il libro. Perciò oggi i libri valgono così poco.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Ciò che è stato scritto senza passione, verrà letto senza piacere.
Per scrivere un libro nel terzo millennio ci vuole una smisurata superbia. Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
Mi diletta perdermi nella mente altrui. Quando non vado a passeggio, leggo; sono incapace di star seduto a pensare. I libri pensano per me.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Deve essere assolutamente facile dire in mezz'ora se un libro vale qualcosa o non vale niente. Dieci minuti bastano, se uno ha istinto per la forma.