È il momento di fare casino... C-a-s-i-no? Mi dispiace lo faccio!
Mia madre era una malata professionista: ha sempre preso un sacco di farmaci antidolorifici. Ci sono molte persone così. E' solo un modo in cui si cerca di ottenere attenzione. Ricordo sempre come lei fosse la figlia di alcolisti che veniva lasciata sola nel periodo di Natale.
So che questo suona strano, ma da bambino ero molto timido. Terribilmente timido. Il punto di svolta è stato il primo anno di liceo, quando ero il più grande disadattato vivo. Nessuno, voglio dire nessuno, nemmeno parlava con me.
Sono così avvolto nel mio lavoro che è spesso impossibile prendere in considerazione altre cose nella mia vita. Il mio matrimonio è finito con un divorzio a causa di questo.
E' bello avere finalmente sceneggiature offerte a me che non siano quelle con cui Tom Hanks si è pulito il sedere.
Niente caos, niente creazione. Prova: la cucina all'ora di pranzo.
L'Italia è un paese disorganizzato, dissipatore, di mediocri tradizioni, in cui si vive meno bene che in altri paesi d'Europa o d'Oltreoceano.
Non c'è niente di peggio del disordine quando si hanno capacità esigue.
L'amore ci confonde facilmente perché è un continuo fluire tra illusione e sostanza, tra memoria e desiderio, tra appagamento e bisogno.
Ci vuole meno energia a togliere un oggetto dal proprio posto che a rimettercelo.
La nostra ricchezza è il disordine, che poi è anche la nostra miseria.
C'è meno disordine nella natura che nell'umanità.
Siede arbitro il Caos, e con le sue decisioni raddoppia ancora il contrasto per il quale regna; a lui presso governa supremo il Caso.
Il mero tentativo di esaminare la mia confusione consumerebbe volumi.
Uno dei vantaggi dell'essere disordinati è che si fanno costantemente delle scoperte entusiasmanti.