La nostra ricchezza è il disordine, che poi è anche la nostra miseria.— Leo Longanesi
La nostra ricchezza è il disordine, che poi è anche la nostra miseria.
La nostra vita è un test. Se fosse una vita vera ci direbbero dove andare e che cosa fare.
Chiamo al telefono D. dopo molti sforzi per non farlo. Odo la sua voce bassa, cupa. Stacco il ricevitore. E' come se avessi preso un fernet. L'antipatia che ho per lui mi rinfranca.
Se le religioni fossero molto chiare perderebbero, con l'andar del tempo, i credenti.
La libertà tende all'obesità.
Non pagare i debiti, ma versare grosse lagrime di acconto ai creditori.
Un'agenzia di pubblicità è per l'85 per cento confusione e per il 15 per cento commissione.
Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione, quindi, è eccellente.
Il caos nell'universo è in costante aumento.
Se noi volessimo creare un mondo nuovo, avremmo a disposizione il materiale già pronto poiché anche il primo fu creato dal caos.
Le forti correnti trascinano con sé molto pietrame e sterpaglia, gli spiriti forti molte teste stupide e confuse.
Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.
Niente caos, niente creazione. Prova: la cucina all'ora di pranzo.
Il disordine aumenta col tempo perché noi misuriamo il tempo nella direzione in cui il disordine aumenta.
Non c'è di peggio del disordine quando si hanno capacità esigue.
Alieno da ogni abbandono elegìaco, Musil riscontra il disordine con la precisione dello scienziato, che viene a coincidere con la forza espressiva del poeta.