Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano.
Odiare stanca.
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
Si può misurare la reale nobiltà di un individuo dalla somma di sentimenti poco nobili che si permette di lasciar vedere.
Quanto bisogna amare qualcuno per preferirlo alla sua assenza!
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Credere in Dio è come accusare qualcuno senza prove.
Solo un Dio che si propone con segni, indizi, tracce, impronte e che non si impone, apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria.
Perché Dio è l'essere perfettissimo? Perché se fosse imperfettissimo sarebbe mio cugino Gustavo.
Io non so se Dio c'è ma, se c'è, non è il Dio di nessuna religione.
Dio mi perdonerà: è il suo mestiere.
Quando il male passa, perdoniamo Dio.
Dio non è che l'immagine di qualche cosa, principio, forza, idea, spirito, volontà, che noi non possiamo concepire né nominare.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
L'impotenza di Dio è infinita.