Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano.
Fin quando ci saranno delle dittature, non avrò il coraggio di criticare una democrazia.
Esistono capolavori così noiosi che meraviglia che si sia trovato qualcuno per scriverli.
La nobiltà di un essere umano è strettamente indipendente da quella delle sue convinzioni.
La sincerità eccessiva può portare alla menzogna, come l'eccessiva dolcezza alla crudeltà.
Niente è troppo poco; Dio sarebbe troppo.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Specialmente i cattolici hanno inventato tutto un bric-à-brac di "prove dell'esistenza di Dio", tutte del medesimo convincente calibro: gli stessi stratagemmi, le stesse ecclesiastiche capriole, atti di stupro filosofico, talvolta sospetti perfino ai signori della chiesa.
Nel mondo delle prove razionali dell'esistenza di Dio ogni evento deve avere una ragione sufficiente, nel mondo della vita reale, invece, molte cose presentano una ragione completamente insufficiente, non sono spiegabili in base a nulla, ammettono solo un volto come quello del grido di Munch.
Se Dio si mettesse a filosofare dimostrerebbe che l'uomo non è.
Dio non è mai così in collera come quando si attenta ai diritti divini, ai privilegi, alle proprietà, alle immunità dei suoi preti.
Tutto il mondo è Dio. Noi stiamo camminando su Dio, e là indietro le mosche volano e gli insetti strisciano su Dio, anzi anche gli insetti sono Dio.
In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
Tutto quello che viene asserito di Dio, contiene lo stato umano futuro.
Se sento Dio, lo sento in me come una forza che mi spinge e non come un estraneo da adorare.
Come m'immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.