Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
Quanto più l'uomo si conosce, tanto più progredisce.
La disubbidienza per essere civile dev'essere sincera, rispettosa, contenuta, mai provocatoria, deve basarsi su principi bene assimilati, non dev'essere capricciosa e soprattutto non deve nascondere rancore e odio.
Non appena qualcuno si rende conto che obbedire a leggi ingiuste è contrario alla dignità dell'uomo, nessuna tirannia può dominarlo.
La purezza non può venire imposta dall'esterno. Deve procedere da un'evoluzione interiore e, perciò, da uno sforzo individuale.
Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente.
Diciamolo chiaramente: Dio ha un grosso problema di ego. Perché dobbiamo sempre adorarlo?
C'è Auschwitz, dunque non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo.
Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio.
Ognuno per la propria parte deve contribuire alla diffusione del Regno di Dio sulla terra... Soltanto quando si fa un largo posto a Dio in noi Lui ne avrà uno più grande nel mondo.
Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna, non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto.
La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto.
Che Dio ci perdoni, e ci perdonerà. È il suo mestiere.
Se nessuno crede più in Dio, tutti credono sempre più nell'uomo.
Se Dio avesse voluto che ci inchinassimo davanti a lui avrebbe sparpagliato diamanti sul pavimento.
Perché Dio ci ha creati? Non ci ha creati nessuno! La Natura ha prodotto un primo animale e da esso, per trasformazioni e perfezionamenti, siamo venuti fuori noi. Siamo figli di scimmia, animali come gli altri animali.