Jean Rostand esplora le profondità dell'amore attraversando l'idea del sacrificio e della scelta. L'autoritratto che disegna è di una persona capace non solo di amare intensamente, ma anche quella rara capacità umana: preferire la presenza concreta d'un'altra all'estasi delle loro memorie o alla possibilità dell'assenteità infinita e senza risposta. Questo amore profondo esula dalla comune nostalgia; è un sentimento che prende atto della propria realtà, non si nasconde dietro illusioni irrealizzabili ma agisce nella vita reale accettando il sacrificio implicito nel condividere la stessa atmosfera e coesistenza fisica. È una dichiarazione potente del valore intrinseco dell'amore vivido ed esplicitamente attivo.