La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
Tutto quello che un individuo è, in bene o in male, lo è per aver ricevuto dai suoi genitori alcune molecole e per aver subìto alcune influenze esterne. Le nostre ricompense o i nostri castighi derivano sempre dalla chimica e dalla sorte.
L'uomo è un miracolo privo d'interesse.
Ciò che temi non succederà, succederà di peggio.
L'uomo può permettersi tutte le speranze, anche quella di scomparire.
È l'inerte che prevale nell'universo e non ciò che vive. Morire è passare dalla parte del più forte.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
L'aspettazione del piacere è talvolta più tormentosa della paura.
Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura.
È il timore incessante della paura, la paura della paura che modella il viso dell'uomo coraggioso.
Chi si abbandona a gesti violenti accresce la sua rabbia; chi non controlla i segni della paura prova ancora più paura.
La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini. Ti fa sbiancare come una candela. Ti spacca gli occhi in due. Non c'è nulla nel creato più abbondante della paura. Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa.
La paura creò gli dei, l'audacia ha creato i re.
L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è colui che non si sente impaurito, ma colui che vince la paura.