La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
È più facile morire per ciò che si crede che credervi un po' meno.
Uno dei rischi di scrivere delle massime è che ci si mette nella condizione di essere citati.
Non esiste felicità intelligente.
Letteratura: proclamare di fronte a tutti ciò che si bada a nascondere ai propri conoscenti.
Ciò che temi non succederà, succederà di peggio.
Ci sono due leve per fare muovere un uomo, paura ed egoismo.
L'origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere.
Viviamo nella paura, ed è così che non viviamo.
Facciamo i conti con la paura tutti i giorni, da quando nasciamo a quando moriamo. Ho avuto molte paure nella mia vita. Ne ho avuta tanta quando è morto mio padre e io avevo solo sei anni. Ora sono anziano, le uniche paure che mi rimangono sono quelle della malattia, per me e per i miei figli.
Le paure aumenteranno proporzionalmente ai successi.
Più potente della paura per l'inumana vita della prigione è la rabbia per le terribili condizioni nelle quali il mio popolo è soggetto fuori dalle prigioni.
La paura distrugge l'integrità dell'uomo.
Forse l'errore stava tutto lì. Era l'errore che tutti gli uomini fanno da sempre. Cercare di mostrarsi forti e sprezzanti e vincitori quando forse basta avere il coraggio di chinare la testa e dire: ho paura.
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.
La paura si impadronisce degli uomini perché essi vedono accadere sulla terra molte cose delle quali non riescono a cogliere la causa e quindi la attribuiscono a una divinità.