L'invidia è l'arte di contare i colpi di fortuna degli altri anziché i propri.
L'invidia è una forma di vizio, in parte morale e in parte intellettuale, che consiste nel non vedere mai le cose in se stesse, ma soltanto in rapporto ad altre.
Il vasaio ce l'ha con il vasaio e l'artigiano con l'artigiano, il mendico invidia il mendico e il poeta il poeta.
Pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.
Il ferro è consumato dalla ruggine, l'invidioso dal suo vizio.
La Grandezza ispira l'Invidia, l'Invidia genera Rancore, il Rancore produce Menzogne.
Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.
Credo che l'invidia sia il mio peccato...
L'invidia deriva dal confronto irrazionale fra quanto hanno raggiunto altre persone e quanto avete raggiunto voi. Non è la mancanza delle qualità che possiedono gli altri a causare il vostro insuccesso, bensì l'incapacità di valorizzare a dovere le qualità che possedete.
L'invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.