Le persone possono mostrarsi gelose, ma nascondono la loro invidia.— Mason Cooley
Le persone possono mostrarsi gelose, ma nascondono la loro invidia.
La realtà è il nome che diamo alle nostre delusioni.
Nel club di bridge e nei consigli di stato, le passioni sono le stesse.
L'uomo nella strada è sempre uno straniero.
I pali dei totem e le maschere di legno non suggeriscono più l'idea di villaggi tribali ma salotti alla moda di New York e Parigi.
Le persone istruite non condividono una comune massa di informazioni, ma un comune stato mentale.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo, commetto il peccato dell'invidia.
Sono immune dall'invidia, libero di provare ammirazione e amicizia, che bellezza! Non c'è niente di più triste di qualcuno che soffre per il successo altrui, che è schiavo della critica e del rancore, che trasuda invidia, che si dibatte nel dispetto: un infelice.
Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di quelli che non ci piacciono?
L'invidioso piange più del bene altrui che del proprio male.
L'uomo invidioso pensa che se il suo vicino si rompe una gamba, egli sarà in grado di camminare meglio.
L'invidia è quel sentimento che nasce nell'istante in cui ci si assume la consapevolezza di essere dei falliti.
L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.
Alla resa dei conti, non c'è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell'uomo come l'invidia.
L'emulazione è la passione delle anime nobili; l'invidia il supplizio di quelle vili.