Chi mangia a gusto d'altri non mangia mai cosa gli faccia pro.— Giulio Cesare Croce
Chi mangia a gusto d'altri non mangia mai cosa gli faccia pro.
Non viene ingannato se non chi si fida.
La più gran pazzia dell'uomo è il riputarsi savio.
Cavoli riscaldati né amore ritornato non fu mai buono.
Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.
Chi non ha del suo non può darne ad altri.
Gli obesi vivono di meno: però mangiano di più!
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato, loro.
L'uomo beve e mangia eccessivamente: tutti i suoi malanni derivano dagli organi digestivi.
Lasciatemi ridere con i saggi e mangiare con i ricchi.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.
L'ora perfetta per mangiare è per il ricco quando ha fame, e per il povero quando ha qualcosa da mettere sotto i denti.
Mangiare è l'atto più politico, militante e civile che possiamo compiere ed è il primo passo per riconquistare il senso critico affinché il nostro ruolo di consumatore si trasformi attivamente in consum-attore.
Il numero dei mangianti supera quello dei mangiati.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Chi mangia troppo è infelice sia mentre sta mangiando che dopo aver finito.