L'orgoglio dell'umiltà è la quintessenza della superbia.
La Mente umana è naturalmente portata a dilettarsi dell'Uniforme.
La meraviglia è figlia dell'ignoranza.
Gli uomini sfogano le grandi passioni dando nel canto, come si sperimenta ne'sommamente addolorati ed allegri.
La filosofia, per giovar al genere umano, dee sollevar e reggere l'uomo caduto e debole, non convellergli la natura, nè abbandonarla nella sua corruzione.
È proprietà de' Forti gli acquisti fatti con virtù non rilasciare per infingardaggine; ma o per necessità, o per utilità rimetterne a poco a poco, e quanto meno essi possono.
L'orgoglio è altero, calmo, fiero, tranquillo, irremovibile; la vanità è vile, incerta, irrequieta, vacillante. L'uno ingrandisce l'uomo, l'altra lo gonfia. L'uno è la fonte di mille virtù, l'altra di quasi tutti i vizi e di tutte le insidie.
Un vero uomo deve assumersi le sue responsabilità, ma qualche volta bisogna lasciar da parte l'orgoglio.
Io stessa sono più divina di chiunque altro io possa vedere.
L'orgoglio è il conforto dei deboli.
Ciò che è dato con orgoglio ed ostentazione dipende più dall'ambizione che dalla generosità.
Guardati dalle persone modeste: non immagini con quale commosso orgoglio coltivano le loro debolezze.
Radiosità di carattere, clemenza, pazienza, purezza, mancanza di odio e assenza di orgoglio - queste qualità, o Bharata, sono la ricchezza di chi ha inclinazioni divine.
Un eccessivo orgoglio può spegnere anche la più legittima gelosia.
L'orgoglio è del cervello, non del cuore.