Nei guai non ci vuol pianto ma consiglio.
L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.
Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.
I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto.
Oggi non può scegliere il cammino della virtù se non il pazzo, o il timido e vile, o il debole e misero.
Niuno stato è così misero, il quale non possa peggiorare; e nessun mortale, per infelicissimo che sia, può consolarsi né vantarsi, dicendo essere in tanta infelicità, che ella non comporti accrescimento.
I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci.
Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai.
Quando i potenti litigano ai poveri toccano solo dei guai.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.
Dai tempi di Adamo in poi, si può dire che non vi sia mai stato nel mondo un guaio in cui non fosse mescolata una donna.
Piangere un guaio ormai passato è il modo migliore per tirarsene addosso un altro.
I guai della vita sono un po' come gli astri del cielo: quando l'uno tramonta, l'altro spunta.
I piccoli infortuni che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi.