Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.— Gesualdo Bufalino
Certi poeti moderni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
Così maldestro mi aggiro tra gli uomini che rischio di apparire sospetto.
Riconosco per mio solo ciò che ho scritto con inchiostro simpatico.
Io: un paesaggio che m'è venuto a noia.
Comunque vada la nostra partita con la vita finirà zero a zero.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
Il poeta non deve mai curarsi delle leggi e delle opinioni attuali, bensì risalire a quelle verità generali e trascendentali che rimarranno sempre le stesse.
Le opere dei grandi poeti non sono ancor mai state lette dall'umanità, perché solo grandi poeti le sanno leggere.
Io non credo in quei poeti dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo.
Il poeta, se è e quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò ispiratore di buoni e civili costumi, d'amor patrio e familiare e umano.
Il poeta intende la natura meglio dello scienziato.
Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?
Il poeta vale quello che vale la sua migliore poesia.
Non è poeta chi non è buono a rifare perpetuamente dentro di sé le illusioni.
Tutti i poeti sono pazzi.