Scrivo poesie che si capiscono, devo sembrare un cavernicolo.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
Conviene a chi nasce molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
Non c'è scrittore che non somigli al serpente dell'Eden. Solo che spesso la mela è marcia.
Il pacifismo è guercio ma il bellicismo è cieco.
Ci sono due cose che esigono una buona salute per essere fatte: l'amore e la rivoluzione.
Nel burocrate c'è qualcosa che non ama una poesia.
La poesia è l'eroina della filosofia. La filosofia eleva la poesia a principio. Essa ci insegna a conoscere il valore della poesia. La filosofia è la teoria della poesia. Essa ci mostra che cosa sia la poesia: che è uno e tutto.
Di fronte alla poesia mi trovo disarmato. La bellezza del linguaggio in versi è profondamente superiore.
Oggi mi sentii poeta. Meditai una poesia, I morti, i morti all'ospedale e i morti in battaglia - i morti d'amore - i morti in campagna....
La poesia guarisce le ferite inferte dall'intelletto. Consta di componenti opposte, di verità elevatrice e di illusione piacevole.
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla poesia.
Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.
Il poeta è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri la pesantezza della sua presenza nel mondo.
La poesia propone e consegna praticamente la felicità quotidiana.
La poesia, non ad altro intonata che a poesia, è quella che migliora e rigenera l'umanità, escludendone, non di proposito il male, ma naturalmente l'impoetico.