Il vino è la poesia della terra.— Mario Soldati
Il vino è la poesia della terra.
Tutto il mondo soffre di avere perduto la religione. E quasi tutta la poesia di oggi non è, in un modo o nell'altro, che il rimpianto di una religione perduta.
Il rimorso è per ciò che siamo e fatalmente saremo: non riguarda il passato, ma anche il futuro.
Nei paesi più progrediti del mondo occidentale, di fronte all'impressionante fenomeno del neocapitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale, che differenza c'è ancora tra borghese e proletario?
L'umiltà è quella virtù che, quando la si ha, si crede di non averla.
La poesia è il perpetuo sforzo di esprimere lo spirito della cosa, di penetrare il corpo bruto, e di cercare la vita e la ragione che lo fa esistere.
Che buon tempo! Star lì a fare la fatica di far versi quando ce ne sono tanti già belli e fatti.
Anelo all'eternità, perchè lì troverò i miei quadri non dipinti, e le mie poesie non scritte.
La poesia che viene al mondo vi giunge carica di mondo.
Una poesia è l'espressione di idee o di sentimenti in un linguaggio che nessuno usa, poiché nessuno parla in versi.
Dove finisce la regola, la moda, la tendenza, la politica, la società; dove del sociale si rivela in modo evidente; dove nessuno insegna e tutti imparano è lo spazio in cui puoi trovare il poeta.
La poesia è l'operazione più artificiale che si possa immaginare. I poeti scrivono e riscrivono. Non improvvisano.
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.
Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.