Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
Ognuno sogna i sogni che si merita.
Non c'è scrittore che non somigli al serpente dell'Eden. Solo che spesso la mela è marcia.
Simile a un colombo viaggiatore, il poeta porta sotto l'ala un messaggio che ignora.
Controfavola: "Il re è nudo!", gridò il bambino. Non era vero, ma nessuno della folla ebbe cuore di contraddire un bambino cieco.
Spesso nella tua vita tu troverai che un libro è il migliore amico di un uomo.
Nessun vascello c'è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane.
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il ben loro e non la gloria della propria curiosità: me quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di richezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
Il libro che per primo meriterebbe di essere proibito è il catalogo dei libri proibiti.
Un libro non è soltanto, o non è sempre, un tempio delle idee o un'officina di musica e luce, è anche un luogo oscuro di sfoghi e di rimozioni, dove si combatte un duello senza pietà, con la sola scelta di guarire o morire.
I libri non servono per sapere ma per pensare, e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine.
Molti libri riassumono una frase.
I libri brutti sono come le donne brutte: non ci si può mica cavarne fuori molto.
I libri più vecchi per chi non li ha letti sono appena usciti.
Non esiste programma di vacanza più bello che proporsi di non leggere neppure un rigo, e dopo, niente di più piacevole che, al momento opportuno e con un libro veramente attraente, tradire il bel programma.