Le malattie sono le grandi manovre della morte.
Ogni anno, un difetto in più. Ecco il nostro solo progresso.
La pazienza, la prima virtù del cacciatore.
L'uomo davvero libero è colui che sa rifiutare un invito a cena senza fornire pretesti.
Ci sono persone che quando parlano pestano i piedi alla nostra anima.
Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti.
L'amore d'oggi è una malattia che entra nel sangue con il contatto; il resto è letteratura romantica del passato, è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo.
È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati.
L'ammalato ribelle fa il medico crudele.
Le malattie distinguono l'uomo dalle bestie e dalle piante. L'uomo è nato per soffrire.
I sani sono dei malati che si ignorano.
Non può esser nota nessuna malattia da cui sia colpito un uomo vivente: poiché ogni uomo vivente ha le sue particolarità e soffre sempre d'una infermità particolare e sua.
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza.